I consigli di Nives

All'aria aperta, con lo sport nel cuore!

Praticare regolarmente l’attività fisica è molto importante per mantenere in buona salute il nostro cuore.
Il movimento diventa una sana abitudine quando è adatto alla nostra età, al nostro tono muscolare e soprattutto se è gradevole, così che praticarlo non sia vissuto come un’imposizione ma diventi un piacere.
La bella stagione ci aiuta ad apprezzare di più il movimento e ad affrontarlo con maggiore piacere.
Ricordiamo sempre che l’attività - per dare effetti benefici - deve essere non intensa ma prolungata per almeno mezz’ora circa.
Alcune ricerche mediche condotte oltreoceano hanno dimostrato ad esempio che praticare il nuoto con una frequenza di 3 – 4 volte alla settimana può rivelarsi utile nell’abbassare la pressione sanguigna migliorando altresì la vitalità cardiaca. 
Insieme al movimento è bene anche prevedere delle rigeneranti parentesi da spendere in totale relax così da allentare le tensioni muscolari e mantenere un giusto approccio, positivo, alla vita extra-occupazionale.
Nell’affrontare l’attività sportiva non dimentichiamo mai le indicazioni specifiche del medico di famiglia o dello Specialista soprattutto quando ritiene che sia il momento di sottoporci a visite periodiche per il controllo dei livelli di colesterolo e glicemia e per scongiurare l’insorgere dell’ipertensione.

Tacchi alti
o non tacchi alti... questo è il problema!
Provocano, seducono e donano armoniosità e sinuosità alle forme femminili ma…..se indossati a lungo e tutti i giorni possono nuocere al benessere dei piedi….
Il tacco sbilancia l’appoggio del piede che non viene distribuito in modo uniforme su tallone pianta e avampiede, ma scarica progressivamente in avanti. Ogni centimetro di tacco trasferisce in avanti parte del peso corporeo gravando sulle teste metatarsali modificando la postura. Si chiama meta tarsalgia la prima manifestazione dolorosa infiammatoria che si sviluppa alla base delle dita e lungo il dorso plantare, che se trascurata può dare origine al neuroma di Morton (neoformazione nodulare benigna intensamente dolorosa all’appoggio),solitamente si sviluppa tra il terzo e quarto dito a livello della biforcazione del nervo digitale. Alluce valgo, nel suo percorso evolutivo è fonte di algie e limitazione della deambulazione, ragione è la comparsa del tiloma infiammatorio detto callo, sul versante mediale del piede, una sporgenza dell’articolazione metatarso-falangea, che, in seguito al conflitto con la tomaia della scarpa può provocare borsite e squilibri nel carico, penalizzando l’alluce che perde la sua funzione principale di leva e di spinta così che, nella fase finale del passo va a scaricare il peso sulla parte più laterale dell’avampiede e quindi sulle altre dita che resistendo all’incombente carico assumono la forma di martello (dita a martello).
Concludendo: tacchi alti SI, solo se usati occasionalmente e per breve tempo la scelta della calzatura dovrà essere accurata e portando comunque attenzione al confort, punte non troppo strette, al tipo di materiale, meglio con un leggero plateau in pianta morbido(alcuni mm), avvalersi naturalmente di persone qualificate che possano darvi i consigli giusti per le vostre esigenze e per il tipo di piede.

Calze a Compressione e Gambe in primo piano
è ora di calze!
La salute e la bellezza delle gambe vanno di pari passo. Purtroppo l'80% delle donne soffre di insufficienza venosa cronica; insufficienza venosa vuol dire apparato venoso e linfatico compromesso sia a livello anatomico che funzionale, non è legata necessariamente all'età anagrafica avanzata, anche una ventenne può soffrire di insufficienza venosa. Immaginiamo l'apparato venoso come un albero con diverse diramazioni, se il flusso sanguineo scorre in un letto pulito e sgombro da ostacoli, la circolazione fila via liscia, ma, se ahimè, i vasi sono poco elastici, il flusso rallenta ed i rami diventano nodosi, dall'andamento tortuoso, sembrano quasi volersi aggrovigliare tra loro.
Il primo step terapeutico è rappresentato dall'uso delle calze a compressione. Grazie alla compressione, che parte dal piede ed avvolge caviglie e polpacci fino ad arrivare alle cosce, si facilita il ritorno del sangue dalla periferia al cuore. Si riducono, di conseguenza, anche le zone edematose, i disturbi alle gambe, dalla pesantezza ai formicolii, e la pelle riappare gradualmente compatta e rosea. Non esistono scuse... le calze si mettono in ogni stagione.. ed a qualsiasi età, più movimento, piu calze a compressione! Mentre non è possibile intervenire sui fattori genetici, è doveroso intervenire sui vari fattori favorenti l'insufficienza venosa (stazione eretta o seduta prolungata, esposizione a fonti di calore, sovrappeso, stipsi, etc.) Le piante medicinali utili in materia sono davvero tante: ippocastano, centella, mirtillo, ruscus, vitis vinifera. Hanno notevole importanza sia nella prevenzione dell'insufficienza venosa che nella cura della stessa, sia il movimento fisico (più tono muscolare e riattivazione del flusso sangugno) che la dieta, ricca di acqua, frutta e verdura.
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